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BARRY X BALL. Il nuovo e l’antico.

Barry X Ball (la X è un’aggiunta “artistica” al nome vero) è un artista americano, classe 1955.

Le sue opere si caratterizzano per il materiale, il marmo e le pietre  e per la tecnica, la scansione in 3D.

In realtà l’autore parte da opere abbastanza astratte come le due seguenti:

Barry X Ball, Crux Commissa, 1987 - 1989, legno, gesso, oro 24K, metallo ossidato

Barry X Ball, Crux Commissa, 1987 – 1989,
legno, gesso, oro 24K, metallo ossidato

1990 - 1991 Barry X Ball, The Birth of the Virgin, Composite construction, 24K gold, ultramarine blue pigment (PB29)

Barry X Ball, The Birth of the Virgin, Composite construction, 24K gold, ultramarine blue pigment (PB29), 1990 – 1991

Per arrivare al figurativo, creando  ritratti ma non solo, caratterizzati da una profonda riflessione sia sul soggetto sia sul materiale. Normalmente i soggetti sono l’autore stesso e galleristi e personaggi da lui conosciuti.

Ad esempio la serie di teste raffiguranti  il gallerista Giuseppe Panza di Biurmo, quest’anno ripresentata durante Icastica ad Arezzo.

Ersatzkopf (from the Pseudogroup of Giuseppe Panza),1998 - 2000, Macedonian marble, stainless steel

Ersatzkopf (from the Pseudogroup of Giuseppe Panza),1998 – 2000, Macedonian marble, stainless steel

Barry X Ball, Terminal Figure (from the Pseudogroup of Giuseppe Panza),1998 - 2001, Macedonian marble, stainless steel

Barry X Ball, Terminal Figure (from the Pseudogroup of Giuseppe Panza),1998 – 2001, Macedonian marble, stainless steel, 1998-2001

Ciò che lo contraddistingue è soprattutto la ri-creazione di opere del passato in chiave moderna. X Ball parte dalla realtà oggettiva, dall’opera di un artista del passato per perfezionarla. Le sue opere non sono copie sono analisi delle opere del passato, cercando di capire quali sono le imperfezioni, gli errori, dovuti magari ai mezzi tecnici dell’epoca per riproporre l’opera in modo migliore.

Qui di seguito una foto che mostra la prima fase del suo metodo compositivo, lo studio del soggetto.

L’Ermafrodito dormiente è un’opera famosissima conservata al Louvre. X Ball in collaborazione  col museo parigino studia l’opera per eseguirla di nuovo ma epurata degli errori.

Mentre viene fotograto l'Ermafrodito

Barry X Ball e assistenti mentre riprendono e fotografano l’Ermafrodito dormiente conservato al Louvre

D'apres dallErmafrodito, conservato al Louvre

D’apres dallErmafrodito dormiente, conservato al Louvre

L’ansia di perfezione, che è molto americana e che è molto contemporanea, fa parte del complesso di fenomeni di “industrializzazione” dell’arte. Ogni imperfezione deve essere sanata. Il critico Bob Mickas definisce il suo lavoro come “classicismo perverso”.

Nel suo studio newyorkese  X Ball è aiutato da 20 assistenti. Le opere antiche vanno scansionate in 3D e si procede poi ai disegni sempre con un enorme I-Mac per definire gli aggiustamenti all’opera originaria. L’artista non è quindi un nostalgico (vedi Panza in Ricordi di un collezionista) e usa la tecnologia più attuale. L’opera viene poi modellata e rimodellata finché non risulta “perfetta”. L’intaglio delle pietre, la levigatura, l’applicazione delle foglie d’oro viene fatta a mano (quest’ultima anche dalla suocera). Trovo molto interessante che X Ball parta dall’arte antica e la perfezioni utilizzando tecnologie modernissime, ma contemporaneamente lavorandoci per infinite ora, quindi utilizzando il tempo in senso antico sebbene l’etica attuale sia che il tempo è denaro.

La stessa opera viene replicata a volte in materiali diversi, tra l’altro X Ball ricerca sempre marmi e pietre poco usate. Envy è un d’après dalla scultura L’Invidia di Giusto le Court del 1670  conservata a Ca’ Rezzonico, come ben si vede nelle foto seguenti.

Barry X Ball, l'Invidia

Barry X Ball, Envy, onice bianca dell’Iran

Barry X Ball l'Invidia

Barry X Ball,  Envy, onice del Messico

Barry X Ball, l'Invidia

Barry X Ball, Envy, marmo nero del Belgio

Barry X Ball, l'Invidia, onice ambra

Barry X Ball, Envy, calcite del favo dorata del Messico

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Anche nelle varie versioni dell’opera Purity, che è tratta da La Purità o La Dama velata di Antonio Corradini (1720 ca.), sempre a  Ca’Rezzonico,  utilizza pietre differenti.

Il legame di X Ball con l’Italia è molto forte per vari motivi: molti capolavori del passato a cui fa riferimento sono italiani, molto spesso la pietra usata è italiana (vedi Carrara) e soprattutto sono italiani i primi a riconoscere e stimolare il suo lavoro.

Italianissimo il capolavoro da X Ball ri-creato: Forme uniche nella continuità dello spazio di Umberto Boccioni. Ne esistono molte versioni conservate tra l’Europa e gli USA. Barry X Ball afferma che Boccioni non essendo scultore e dovendo ricorrere alla tecnologia esistente all’inizio del ‘900 non aveva potuto certamente portare a compimento ciò che aveva ideato. a partire dal materiale il bronzo, uno dei materiali più antichi, che non avrebbe potuto incarnare la modernità fortemente urlata dai futuristi. Così X Ball oggi grazie alla tecnologia attualmente disponibile riesce a creare quella quarta dimensione inseguita dai futuristi. X Ball dice: “I did what Boccioni would have done in his dreams”.

Barry X Ball, Perfect forms

Barry X Ball, Perfect forms

 

Umberto Boccioni, Forme uniche nella continuità dello spazio

Umberto Boccioni, Forme uniche nella continuità dello spazio

Perfect Forms é la prima opera che non è stat realizzata in pietra da X Ball.

L’autore ha attualmente in progetto adesso lo studio e la creazione del d’après dal Monumento funebre di Ilaria del Carretto di Jacopo della Quercia.

 

NB: le foto le ho riprese dal sito dell’autore http://www.barryxball.com/index.php